L'obiettivo principale degli assorbenti industriali antinquinamento è quella di limitare o bloccare danni dovuti a sversamenti occasionali dei liquidi inquinanti come prodotti chimici, derivati del petrolio, olio e grasso. Ne esistono diverse tipologie, come, ad esempio, assorbenti industriali antinquinamento granulari o in polvere per applicazione sia a terra che all’acqua, cuscini o rotoli, cilindri o salsicciotti assorbenti, barriere.

I liquidi versati accidentalmente possono causare danni molto gravi ad attrezzature, macchinari e soprattutto persone: prodotti chimici e sostanze pericolose lasciano macchie e gravemente danneggiano la pelle, rendono la superficie scivolosa e provocano i traumi dovuti alle cadute. È da considerare anche l’aspetto relativo all’aspirazione di sostanze tossiche che può generare nocumento di lungo periodo che spesso si manifesta non subito ma dopo lungo tempo.

Anche l’inquinamento industriale derivato dal versamento accidentale e come conseguenza contatto con l’ambiente naturale, l’assorbimento nel terreno o diffusione in acqua, provocando i seri danni alla natura, rende importanti gli assorbenti industriali.

Per aumentare l’efficacia delle misure di protezione ambientale è importante di scegliere l’assorbente industriale efficiente ed adeguato. Nel passato si utilizzavano tanto la segatura e la sepiolite. Ma studi scientifici hanno scoperto che questi prodotti non sono conformi ad un intervento risolutivo per quanto le proprietà di assorbimento sono scarse. Questo fatto li rende praticamente inutili e nocive per la salute dei lavoratori. La sepiolite che da più di 200 anni va utilizzata per assorbimento delle sostanze liquide dimostra la capacità assorbente esiguo che non supera metà del suo peso. La segatura invece è il materiale più usato come assorbente nell’ambiente lavorativo ed ha l’efficacia di assorbimento molto bassa, più bassa della sepiolite. Per questo è sconsigliato ed addirittura vietato per legge l’utilizzo della segatura per svolgimento di funzione di assorbimento. Inoltre è molto pericolosa per apparto respiratorio ed, essendo derivata dagli scarti di legno, è facilmente infiammabile.

I materiali industriali impiegati per limitare e recuperare sversamenti e perdite accidentali possono essere suddivisi in tre tipi:

1. Idrorepellenti per oli e sostanze oleose
2. Ad uso universale
3. Per assorbimento dei prodotti chimici

Nel commercio sono rappresentati in polvere e granuli, cuscini e salsicciotti, rotoli, panni e barriere.
Polveri e granuli garantiscono assorbimento rapido e dopo lo svolgimento della loro funzione vengono raccolti e smaltiti in accordo alla sostanza assorbita. Panni e cuscini invece non richiedono raccolta dei residui e quindi sono più funzionali. I salsicciotti e le barriere permettono di bloccare il versamento ed evitare che le sostanze pericolose raggiungano tombini, corsi d’acqua e terreno ed entrino in contatto con l’ambiente.

L’obiettivo di SI.MA.T. è di aiutare alle attività industriali ad affrontare e risolvere le problematiche legate alla protezione dell’ambiente, scegliendo i metodi e strumenti idonei, realizzando un sistema adeguato allo svolgimento delle attività aziendali ed innanzitutto responsabilizzando in maniera organizzata tutto il personale funzionale. Lo scopo di SI.MA.T. è fare in modo che le attività industriali crescano in modo efficace ed economico rispettando un sistema della protezione ambientale che porti a:

• Impegnarsi nel rispetto delle prescrizioni legali applicabili e delle procedure aziendali afferenti gli aspetti ambientali;
• Individuare preventivamente le attività aziendali che generano impatti significativi, programmando il loro trattamento e garantendo una pronta ed efficace risposta alle emergenze;
• Migliorare continuamente i propri processi e le proprie prestazioni, in merito alla diminuzione degli impatti ambientali;
• Sviluppare la cultura del rispetto per l’ambiente formando ed informando i propri dipendenti;
• Impegnarsi ad operare in modo aperto e collaborativo con le autorità locali e con le parti interessate, coinvolgendo tutto il personale nel raggiungimento degli obiettivi prefissati;
• Ridurre progressivamente i costi derivanti da incidenti, minimizzando i rischi di inquinamento;
• Contribuire a migliorare la qualità dell’ambiente realizzare piani di investimento per la prevenzione dell’inquinamento;
• Ricerca e sviluppo di materiali all’avanguardia e soluzioni immediate al proprio parco clienti in ambito di problemi ambientali e prevenzione degli stessi.
• Sopraluoghi in impianto per trovare le soluzioni più adatte a mettere in sicurezza le aree considerate a rischio da presidiare con i kit di pronto intervento ambientale, (soluzioni personalizzate in base ai diversi tipi di rischio ambientale).
• Corsi di formazione sul corretto utilizzo dei prodotti ambientali.
• Servizio di assistenza presso il cliente h24.

COSA SONO TENUTE MECCANICHE?

Le tenute meccaniche sono dei dispositivi che installati su un albero rotante di una macchina favoriscono contenimento di un fluido (liquido o gas) all’interno della cassa stoppa ed impedisce la sua dispersione nell’ambiente.

Le tenute meccaniche trovano applicazioni su agitatori e mescolatori, compressori, pompe centrifughe e tante altre macchine rotanti.

Per diminuire l’attrito tra gli anelli è essenziale che ci sia una lubrificazione. Solitamente nelle facce di tenuta vengono lubrificate dallo stesso fluido di processo. Se si tratta di una tenuta meccanica doppia, la lubrificazione invece viene eseguita tramite un liquido esterno detto liquido di barriera. La presenza e la durata del film lubrificante può aumentare o diminuire durante il funzionamento della tenuta e tutto ciò causa l’usura delle facce e quindi la durata della tenuta.

Per selezionare la tipologia di tenuta meccanica più appropriata all’applicazione che si deve eseguire, è fondamentale provvedere anche al corretto raffreddamento delle facce che può essere controllato dai seguenti parametri:

• Temperatura del fluido di processo;
• Tensione di vapore dello stesso alla temperatura d’esercizio;
• Natura del liquido di processo;
• Velocità dell’albero.

Bisogna ricordarsi però che le tenute meccaniche non garantiscono un’assoluta assenza di perdita dalla cassa stoppa, ma dipendono da tanti fattori come, ad esempio, la velocità di rotazione dell’albero, la pressione in camera stoppa, il tipo di liquido pompato nel fluido di processo, ma anche da aspetti meccanici che riguardano la macchina su cui viene installata la tenuta meccanica. Molto spesso queste perdite sono così insignificanti da non essere considerate vere predite e queste vengono chiamate perdite fisiologiche. Comunque qualsiasi perdita può essere calcolata in base a dei parametri.

Per il buon funzionamento della tenuta sono essenziali altri elementi elastici, come ad esempio la molla, il soffietto metallico e le guarnizioni (o-ring, lip seal, guarnizioni piane) per eliminare vibrazioni, disallineamenti ed oscillazioni dell’albero.

Inoltre la funzione della molla e del soffietto metallino servono a controbilanciare la pressione opposta creatasi in cassa stoppa dal fluido di processo.

TIPOLOGIE DELLE TENUTE MECCANICHE

Generalmente le tenute meccaniche si suddividono in base al sistema di funzionamento: statiche o dinamiche:

• Tenute meccaniche a componenti: a mollone (monodirezionali e bidirezionali), a multimolla e soffietti metallici;
• Tenute a cartuccia: premontate a cartuccia singola o doppia;
• Split: tenute in due metà
• Tenute speciali: con flangia ingegnerizzata specifica per tipologia di pompa, miscelatore, agitatore ecc.

APPLICAZIONE

Le tenute meccaniche trovano applicazione in vari settori industriali, come produzione di carta (cartiere), settore chimico e farmaceutico, alimentare e petrolchimico.